"Di solito – ha sottolineato Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby – la nostra Fondazione si rivolge al mondo esterno per diffondere la cultura della sicurezza, con particolare riguardo alla protezione dei beni culturali. Questa volta ci rivolgiamo agli operatori del settore, per fargli conoscere la loro storia, nella consapevolezza che la memoria del passato è la chiave di lettura per il futuro. Guardando a quante cose sono state fatte in questi ultimi 50 anni non possiamo che essere ottimisti per il futuro del nostro settore".

Le  immagini e i dispositivi storici esposti – forniti da CIAS Elettronica, Fondazione Fiera Milano, GESCO, Gruppo DAB, HESA, SICURIT Alarmitalia, SILENTRON, TECNOALARM e TELEFONIA e SICUREZZA – raccontano una lunga storia, iniziata nel 1968 con l'introduzione in Italia dei primi rivelatori di movimento, importati dagli Stati Uniti; raccontano gli "uomini" e le "tecnologie" che hanno fatto nascere e crescere questo comparto importante dell'economia del nostro Paese. 

Una mostra come questa, che è uno stimolo per far conoscere a tutti gli operatori della sicurezza la loro storia, vuole essere anche un modo per diffondere il messaggio della cultura della sicurezza come prima forma di tutela dei beni e delle persone, avvalendosi degli strumenti straordinari che la tecnologia oggi offre per la loro protezione.