Museo del violino di Cremona
La musica è di per sé un bene culturale, espressione della nostra identità e della nostra cultura e come tale va protetta. Il Museo del Violino di Cremona rappresenta un esempio virtuoso in questo senso e offre al grande pubblico uno sguardo su quella che è la storia musicale del nostro Paese. Il Palazzo dell’Arte, eretto tra il 1942 e il 1946, è uno dei capolavori della prima produzione dell’architetto napoletano Carlo Cocchia e, accoglie oggi, il Museo del Violino, elemento propulsore dell’attività culturale del territorio e concreto simbolo della storica eccellenza liutaria cremonese.
Il Museo espone nella “Sala dei violini antichi” i più importanti strumenti dei grandi maestri classici del luogo, appartenenti alla collezione del Comune di Cremona e alla Fondazione “Walter Stauffer”. Ne fanno parte celebri strumenti di Antonio Stradivari, tra cui il violino “Il Cremonese” (1715), e altri strumenti un tempo di proprietà di alcuni esponenti delle famiglie Amati e Guarneri. L’edifico museale ospita anche un Auditorium da 500 posti, ovvero una bellissima struttura di legno che si pone come ambiente ideale per l’ascolto dei violini dei grandi maestri della liuteria cremonese. Il Museo offre anche un interessante viaggio attraverso la storia del violino, i sistemi di costruzione e le vicende che hanno interessato le famiglie di liutai cremonesi.
La Fondazione Enzo Hruby consapevole della rilevanza del Museo cremonese a livello culturale, ma anche del suo impatto a livello turistico - parliamo di una struttura che conta circa 90.000 visitatori all’anno considerando anche gli eventi - ha sostenuto un importante intervento di protezione dell’intero edificio e dei pregiati strumenti in esso custoditi.
Il progetto è stato realizzato sia per controllare attività anomale, come intrusioni ed effrazioni, sia per dotare il complesso museale di strumenti utili per la gestione dei flussi dei visitatori e per il controllo della loro sicurezza. L’intervento, affidato alla Umbra Control di Perugia, società Amica della Fondazione, si è concretizzato nell’adeguamento e nel potenziamento dell’impianto di videosorveglianza con un sistema Over IP all’avanguardia, nella realizzazione di nuove strutture di rete e infine nell’implementazione del sistema di controllo accessi.