Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
La cultura italiana, un patrimonio da proteggere
Inaugurato il nuovo sistema di sicurezza della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
Nell’ambito delle proprie attività volte alla protezione del patrimonio culturale italiano, la Fondazione Enzo Hruby ha sostenuto, in collaborazione con il Gruppo DAB di Roma, un intervento di grande rilevanza per l’implementazione e l’adeguamento di una parte dei sistemi di sicurezza della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Il progetto è stato presentato e inaugurato a Roma giovedì 29 settembre 2016 con gli interventi di Andrea De Pasquale, Direttore della Biblioteca Nazionale Centrale, Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby, e Pierluigi Aloisi, Presidente del Gruppo DAB. Ha moderato l’incontro Armando Torno, editorialista del Sole 24 Ore.
La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma con i suoi 60mila metri quadri è la più grande del nostro Paese, quella chiamata a raccogliere e conservare l’intera produzione editoriale italiana e a valorizzare i propri beni. Un luogo votato alla conservazione – parliamo di 7 milioni di volumi, 8.000 manoscritti, 120.000 autografi, 2.000 incunaboli, 25.000 edizioni del XVI secolo, 20.000 carte geografiche, 10.000 fra stampe e disegni, oltre a 50.000 testate di periodici e 34.000 tesi di dottorato - e allo stesso tempo una sede di eventi espositivi, di incontri e di promozione culturale.
Il progetto di protezione della Biblioteca Nazionale Centrale si colloca nel solco del percorso intrapreso dalla Fondazione per la protezione del patrimonio librario del nostro Paese, che si è già concretizzato in questi anni in numerosi interventi destinati ad altrettanti beni e luoghi di straordinario valore: dalla Biblioteca del Sacro Convento di Assisi alla Biblioteca di Santa Croce a Firenze, dalla Fondazione Giorgio Cini sull’Isola di San Giorgio a Venezia ai manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana durante la loro digitalizzazione, dalla Biblioteca di Casa Leopardi a Recanati all’Archivio Capitolare della Basilica di Sant’Ambrogio e alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano.
Il Gruppo DAB, azienda Amica della Fondazione, è intervenuta in diverse aree della struttura avvalendosi delle più moderne tecnologie di sicurezza e di videosorveglianza oggi disponibili a livello mondiale. L’intervento ha interessato Spazi900 - l’area espositiva inaugurata nel 2015 per valorizzare il patrimonio letterario novecentesco custodito dalla Biblioteca Nazionale Centrale - il percorso dedicato alle mostre temporanee, il bookshop e la Sala Conferenze. La soluzione realizzata ha previsto inoltre la centralizzazione dei sistemi di sicurezza attraverso la fornitura di una piattaforma di supervisione e gestione in grado di offrire un controllo globale, integrato ed evoluto dei singoli sensori e apparati. Un progetto di grande rilevanza, che si pone come modello di eccellenza per la protezione dei beni librari.
“La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma – ha sottolineato Andrea De Pasquale – desidera ringraziare la Fondazione Enzo Hruby e il Gruppo DAB per l’intervento di messa in sicurezza della Sala Conferenze e soprattutto di Spazi900: essa, infatti, oltre alle mostre temporanee, ospita, a partire dal 2015, gli spazi permanenti de La Stanza di Elsa, ricostruzione con arredi originali dell’officina di scrittura di Elsa Morante – di cui la Biblioteca Nazionale custodisce un fondo unico a livello internazionale – e la più recente Sala Pasolini Ragazzi leggeri come stracci, inaugurata nel novembre 2015 in occasione del quarantennale della morte del poeta. Ci auguriamo che questo primo intervento rappresenti una tappa embrionale verso un ampliamento più capillare del sistema di sorveglianza dei tesori della BNCR, emblema e memoria della cultura dell’intera nazione”.
“Con questo progetto – ha dichiarato Carlo Hruby – proseguiamo il nostro impegno per la protezione del patrimonio librario del nostro Paese. Un tema che ci è caro anche perché i libri, tra i beni culturali, sono gli oggetti più difficili da proteggere e anche i più rubati: solo nel 2015 ne sono stati sottratti ben 2.102, collocandosi al primo posto tra gli oggetti trafugati. Da qui la necessità di proteggerli adeguatamente nei luoghi in cui sono conservati attraverso gli strumenti più evoluti offerti dalle tecnologie di sicurezza e di videosorveglianza. Ecco che questo progetto, destinato alla più importante biblioteca del nostro Paese e realizzato grazie alla collaborazione virtuosa tra pubblico e privato, si pone come modello di eccellenza e vuole essere anche un modo per sensibilizzare altre realtà verso il tema della protezione degli straordinari beni conservati nelle biblioteche d’Italia”.
“E’ stato un privilegio – ha dichiarato Pierluigi Aloisi – aver collaborato, come Amico della Fondazione Hruby, alla realizzazione del sistema di sicurezza integrato avanzato presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. L’Azienda ha messo a disposizione l’intera organizzazione, il proprio know how come esperti di Security, Safety e Controllo Tecnologico per la tutela e salvaguardia di uno dei luoghi patrimonio culturale che, come tale, costituisce una della ricchezze del Paese. Dico sempre che il patrimonio artistico – culturale rappresenta un tesoro ereditato, una risorsa inestimabile per il nostro “domani” ed è nostro dovere proteggerlo e valorizzarlo”.
Dopo l’incontro si è svolta una visita guidata a Spazi900.