Basilica di Sant'Ambrogio
Dedicata al Santo patrono della città, fu il Vescovo Ambrogio stesso a fondare nel IV secolo la Basilica che porta il suo nome. Considerata il più importante esempio di architettura romanica lombarda, presenta cospicui resti di fasi precedenti e interventi successivi. Dalla navata sinistra si raggiunge il Porticato della Canonica, la parte della basilica costruita dal Bramante nel 1492, da cui si accede all'Archivio Capitolare. Qui è conservato un patrimonio di altissimo valore storico e culturale comprendente 55 manoscritti membranacei dal IX al XV secolo, 30 manoscritti cartacei, 1300 pergamene dal IX al XVII secolo, 3000 volumi dal XV al XXI secolo costituenti il fondo antico e tutti i volumi dedicati a Sant'Ambrogio. Inoltre, l'Archivio Capitolare custodisce più di 100 faldoni con documenti dal XVI secolo relativi alla storia della basilica e un numero consistente di disegni antichi. Un vero e proprio tesoro che necessitava di essere adeguatamente custodito. Da sempre impegnata per la salvaguardia dell’inestimabile patrimonio librario del nostro Paese, la Fondazione Enzo Hruby ha sostenuto la protezione dell’ Archivio Capitolare della Basilica di Sant’Ambrogio. I lavori sono stati realizzati dalla società Umbra Control di Perugia, che ha installato un sistema integrato antintrusione, di videosorveglianza e antincendio in grado di garantire la massima protezione dell’Archivio Capitolare e del prezioso materiale in esso conservato.
Nel corso degli anni, il progetto pluriennale sostenuto dalla Fondazione Enzo Hruby per la protezione della Basilica si Sant’Ambrogio si è esteso all’interno e all’esterno della Basilica stessa, andando a implementare la protezione degli spazi e dei capolavori in essi contenuti con l’ausilio delle tecnologie antintrusione e di videosorveglianza più moderne ed evolute.
Nel 2021 un nuovo e importante tassello si è aggiunto a questo progetto, grazie all’intervento che ha riguardato l’installazione di telecamere esterne finalizzate a controllare gli ingressi posti in due punti del lato nord ovest del perimetro esterno della Basilica, da cui si accede agli uffici e alla segreteria parrocchiale. Per l’installazione delle telecamere è stato necessario ampliare la rete dati dell’impianto di videosorveglianza presente nella Basilica stendendo ulteriori 100 metri di fibra ottica facendoli passare all’altezza del matroneo fino al campanile, dove è stata installata un’antenna che punta a quella di fronte, ciascuna collegata al proprio switch, per creare un collegamento diretto di tipo “bridge”, ad alta velocità, e portare il segnale fino al punto scelto per l’installazione. Questo collegamento ad alto contenuto tecnologico - nel quale hanno svolto un ruolo molto importante gli switch - rappresenta la caratteristica speciale di questo intervento perché ha consentito di portare il segnale necessario a far funzionare l’impianto in un punto difficile da raggiungere, a causa del contesto di alto valore storico- artistico ed archeologico tale per cui sarebbe stato impensabile realizzare un impianto cablato a terra.
Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno della Fondazione Enzo Hruby e alla collaborazione proficua che si è instaurata con la Basilica di Sant’Ambrogio, che ha dimostrato fin da subito e poi nel corso degli anni una profonda attenzione e sensibilità verso il tema della sicurezza.
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