Venezia: I giovani e la protezione del patrimonio culturale
10 gennaio 2019 – Venezia, Teatro Malibran
Come poteva iniziare meglio il nuovo anno per la Fondazione Hruby se non incontrando oltre 400 studenti al Teatro Malibran di Venezia per presentar loro in anteprima il nostro nuovo volume Il tesoro più grande. Come gli italiani pensano, tutelano e valorizzano il patrimonio culturale? Non poteva iniziare meglio perché pensiamo che “chi ben comincia”, da ragazzo, a conoscere il patrimonio culturale italiano e l’importanza della sua tutela e valorizzazione sarà da adulto un custode più attento dei beni e dei monumenti che lo compongono; sarà più portato a fruire con coscienza dello straordinario tesoro che ci circonda; trasmetterà a sua volta ai suoi figli l’amore e la cura per quell’incredibile capolavoro e tesoro che è l’Italia. Il palcoscenico dello storico teatro veneziano era già stato sede dell’iniziativa “I giovani e la protezione del patrimonio culturale” lo scorso anno, nel mese di marzo, con la presentazione agli studenti del volume Un capolavoro chiamato Italia. Racconto a più voci di un patrimoni da tutelare, proteggere e valorizzare. Il successo riscontrato in quell’occasione ha spinto la Fondazione Hruby e l’area Education del Teatro La Fenice a realizzare questo nuovo appuntamento, al quale hanno partecipato come relatori Andrea Erri, Direttore generale della Fondazione Teatro La Fenice, Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, Tiziana Maffei, Presidente di ICOM Italia, Cosimo Finzi, Direttore di AstraRicerche, e Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Hruby. Ha moderato l’incontro il giornalista Salvatore Vitellino e ha portato il proprio saluto il Col. Claudio Lunardo, al vertice del Comando Provinciale Carabinieri di Venezia. L’incontro al Teatro Malibran è stato l’occasione per anticipare agli studenti alcuni dei temi trattati nella ricerca demoscopica commissionata dalla Fondazione Enzo Hruby all’Istituto AstraRicerche incentrata sulla percezione che gli italiani hanno del patrimonio culturale nazionale, scaturita nella nuova iniziativa editoriale Il tesoro più grande, cui hanno contribuito tutti i relatori coinvolti. A ciascuno dei giovani studenti intervenuti è stata regalata una copia del libro, per stimolare la loro attenzione sull’importanza del nostro straordinario patrimonio e sul ruolo che ciascuno di loro può svolgere per la sua tutela e valorizzazione.
A dare il via ai lavori Salvatore Vitellino, che con un breve resoconto di un recente viaggio in Sicilia ha messo in luce molteplici aspetti legati al patrimonio culturale e le differenze, anche abissali, che possono esistere in termini di protezione, valorizzazione e capacità di divulgazione di tale patrimonio anche tra luoghi molto vicini tra loro. Cronaca di una vacanza in Italia e cartina di tornasole dello stato dell’arte del patrimonio del nostro Paese, con una serie di esperienze positive e negative che ovviamente influiscono sulla percezione che il visitatore ha del patrimonio nazionale e che contengono in nuce argomenti molto differenti tra loro, sviscerati nel nuovo volume della Fondazione e negli interventi dei relatori che si sono susseguiti al Teatro Malibran. A partire da Cosimo Finzi, che ha illustrato gli aspetti metodologici della ricerca e i dati emersi da questo sondaggio che in buona misura ha coinvolto anche i giovani dato che era rivolto a persone dai 15 anni. Il Direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt ha sottolineato il sentimento di orgoglio degli italiani nei confronti del patrimonio nazionale, che emerge anche dall’attenzione che i nostri connazionali dedicano alle sezioni dedicate all’arte italiana nei musei stranieri. La Presidente di ICOM Italia Tiziana Maffei ha approfondito nel suo intervento gli aspetti legati alla sinergia tra stato e comunità nell’approccio al patrimonio culturale, sottolineando la necessità di saper comunicare i beni custoditi nei musei e nei nostri luoghi di cultura come presupposto fondamentale per diffondere la conoscenza e la consapevolezza del nostro patrimonio culturale e il valore della sua tutela. Alla tutela va di pari passo la valorizzazione, intesa anche in senso economico, del nostro patrimonio culturale.
Ed è proprio la gestione manageriale del patrimonio il tema cardine dell’intervento del Direttore generale della Fondazione Teatro La Fenice Andrea Erri, che ha messo in evidenza il valore che risiede in un’attenta valorizzazione, che tenga in grande considerazione e rispetto lo sforzo che i visitatori compiono per fruire il patrimonio culturale. Protezione e valorizzazione non sono due concetti in antitesi ma trovano un punto di incontro grazie al ruolo svolto dalle moderne tecnologie, che permettono di tutelare adeguatamente i beni e di permetterne al contempo la promozione. Su questo argomento si è espresso Carlo Hruby, che ha illustrato le possibilità rese oggi possibile grazie all’analisi video, sottolineando i costi della “non sicurezza” e la necessità nel nostro Paese di figure professionali specificatamente dedicate alla sicurezza, ovvero i security manager, grandi assenti dei nostri musei e dei nostri luoghi di cultura. “Ma ancor prima della tecnologia – ha sottolineato Carlo Hruby rivolto ai giovani ascoltatori – devono esserci la conoscenza e la consapevolezza del valore culturale, economico e sociale del nostro patrimonio culturale. L’augurio migliore che posso farvi è quello di non perdere mai la capacità di stupirvi per la bellezza in cui viviamo”.