La fragile bellezza dei manoscritti e dei libri antichi, la naturale usura del tempo e quella dovuta agli innumerevoli lettori, la sfrontata abilità dei ladri costituiscono minacce continue all’immenso e straordinario patrimonio librario italiano. Vi si oppongono la sorveglianza delle Soprintendenze e delle Biblioteche, i restauri, la produzione di magnifici facsimili, le attuali tecnologie di sicurezza, la digitalizzazione degli originali e l'impegno per la tutela del patrimonio culturale da parte delle Forze dell’Ordine e di realtà come la Fondazione Enzo Hruby.

Questi gli argomenti al centro del convegno "Libri, lettori, ladri. La protezione del patrimonio librario in Italia", che si è svolto martedì 15 febbraio presso il Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia, organizzato dalla Fondazione Hruby insieme alla Biblioteca Universitaria stessa.

Il convegno è stato aperto dalla Soprintendente archivistica e bibliografica della Lombardia Annalisa Rossi. Dopo di lei sono intervenuti Marzia Pontone, Direttrice della Biblioteca Universitaria di Pavia, Laura Nicora, CTU presso il Tribunale di Milano e Cultore Ricerca Bibliografica - Università di Pavia, Carlo Hruby, Vice Presidente Fondazione Enzo Hruby e il Maggiore Claudio Sanzò, Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Monza. 
Hanno concluso i lavori le due testimonianze di Ilaria Rigamonti, Responsabile dell’Agenzia generale per la Lombardia della Treccani, che per l’occasione ha donato alla Biblioteca il facsimile de Il Dante Svelato dei Girolamini, e Alessandra Furlotti, restauratrice, che ha ritrovato nel 2018, durante il restauro di un volume della Biblioteca Universitaria di Pavia, un foglio d’Antifonario del primo quarto del XII secolo di area lombarda. 

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